Tra i borghi più belli d’Italia, Locorotondo è arroccato su un altopiano nelle Murge dei Trulli, nel cuore della Valle d’Itria. Si distingue per il suo insediamento circolare e il suo tipico “cummerse”, case con il tetto spiovente.
Tra i borghi più belli d’Italia, Locorotondo è arroccato su un altopiano nelle Murge dei Trulli, nel cuore della Valle d’Itria. Si distingue per il suo insediamento circolare e il suo tipico “cummerse”, case con il tetto spiovente.
Il nome deriva dal latino Locus Rotundus, “luogo arrotondato”. All’inizio del XIII secolo, posto su una cima di una collina circondata da un anello di mura, il borgo assunse la forma circolare che gli diede il nome e che apparve anche in vari documenti nei secoli successivi.
Al di là di alcune ipotesi fantasiose mai dimostrate che fanno risalire la fondazione di questo comune a parecchi secoli prima di Cristo, ad opera di una colonia di greci Locresi, col tempo si è dimostranto che il sito ove ora sorge la cittadina ha effettivamente avuto una frequentazione umana antichissima.
Recenti raccolte di reperti di superficie hanno fornito una serie di preziosi dati, su cui gli studiosi hanno potuto formulare delle prime ipotesi: dopo sporadiche presenze umane non stazionarie, legate alla caccia e alla pastorizia, tra il IX e il VII secolo a.C. si sono formati piccoli agglomerati pedemontani per la conduzione agricola del sito ed un centro più importante arroccato sulla collina.
Risale al XII secolo (1195), in piena dominazione sveva, il primo documento in cui si fa espressa menzione del luogo detto Rotondo e della sua chiesa di San Giorgio, una sorta di agglomerato rurale, feudo del monastero benedettino di Santo Stefano.
Nel 1790 il popolo voleva una nuova chiesa più grande, così sopra le macerie della cappella di San Giorgio fu costruita la maestosa chiesa madre dedicata sempre al Santo Patrono e della Madonna della Greca (la festa liturgica cade il 26 di agosto).
La cerimonia del dono suggella la devozione popolare al santo, il cui culto fu introdotto nella Murgia dai Longobardi; l’odierna festa risale almeno al Seicento.
Rassegna estiva di musica con concerti negli angoli più suggestivi del borgo.
Gli involtini di trippa sono uno dei piatti tipici di Locorotondo che non potete non assaggiare insieme ai vini locali, di antica tradizione.
La grande devozione di San Rocco si deve al fatto che il santo passò da Locorotondo e liberò il popolo dalla peste. Dal 1897 nasce la fiera di san Rocco tra le più antiche della Puglia, che si tiene ancora oggi nei giorni della festa patronale. La fiera in onore del compatrono si conclude con una spettacolare gara di fuochi pirotecnici sulla Valle d’Itria, tra le più antiche del Sud Italia. Le prime ore del giorno 16 ha luogo la Diana, il corteo musicale che sveglia i cittadini e li predispone al giorno di festa.
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